I Dieci Mondi in Arte
Cambiare condizione vitale equivale a cambiare dimensione spazio temporale.
Oggi abbiamo la possibilità di comunicare in tempo reale con persone dall’altra parte del pianeta, e anche nello spazio, ci muoviamo per aria, per terra e per mare a velocità incredibili, facciamo quotidianamente cose che solo qualche decennio fa erano impensabili, eppure non è facile accettare che, il mondo che vediamo non è l’unico.
Con questo progetto artistico, derivato dalla teoria millenaria dei Dieci Mondi, una dottrina buddhista mahāyāna cinese, elaborata all'interno della scuola Tiāntái verso il VI secolo, oltre alle tematiche che riguardano il miglioramento personale e sociale desidero esprimere la molteplicità e simultaneità delle condizioni vitali umane, cioè il mutuo possesso, o piuttosto che ogni mondo contiene tutti gli altri. Intendo associare le antiche conoscenze buddiste alle moderne teorie scientifiche della meccanica quantistica e i modi paralleli.
In realtà i fatti che ci accadono non sono fissi e immutabili, la vita, sia fisica che spirituale si presenta come qualcosa di plasmabile. Una cosa dotata di molteplici possibilità di manifestarsi in uno stesso momento e in uno stesso spazio.
La condizione vitale in cui ci troviamo determina il modo in cui vediamo e viviamo il mondo, ma le condizioni vitali umane sono tutte lì, presenti nello stesso momento, sta a noi scegliere quella giusta, sta a noi decidere in che mondo vogliamo vivere. Quando siamo coscienti della realtà dei fenomeni possiamo aprire un varco fuori dal nostro spazio-tempo, ammirare tutte le parti di noi e scegliere quella che vogliamo manifestare. Possiamo fondere il nostro corpo malato con quello sano di un altro mondo e far emergere un uomo nuovo, rinvigorito, pronto ad affrontare con grinta ogni cosa.
Con I Dieci Mondi in Arte ho voluto creare una mappa visiva che ti consente di capire dove ti trovi in quel momento rispetto alla svariata gamma di emozioni che caratterizzano la vita umana.
Il progetto I DIECI MONDI in ARTE (una visione prismatica della realtà) consiste in una serie di esposizioni a tema riguardanti i dieci mondi e la loro interscambiabilità. Le mostre in totali 11 si svolgono in luoghi privati e pubblici sempre diversi e hanno lo scopo di sensibilizzare l’intera comunità all’arte, alla cultura e alla conoscenza del se interiore attraverso una nuova e personale rappresentazione pittorica della filosofia buddista alla quale mi sono ispirato.
Veduta dell'installazione composta da 100 dipinti su carta 18 x 24 cm ognuno.
La serie non è in vendita ma è disponibile per eventi culturali ed esposizioni. Inoltre sono disponibili le stampe in edizione aperta di varie misure, su tela o su carta. Se hai richieste particolari o desideri maggiori informazioni scrivimi su angelorossiarte@gmail.com
Il primo tema proposto è IL MONDO DI UMANITA' perché la sua neutralità e centralità è per me un punto di partenza.
Il Mondo di Umanità e caratterizzato dalla calma, dalla consapevolezza e dalla capacità di distinguere il bene dal male. Nello studio della teoria buddista dei Dieci Mondi, per convenzione si usa considerare le condizioni vitali umane partendo dalle più base, quelle più istintive e terrene per arrivare man mano alle più alte, quelle più leggere e illuminate. La condizione di Umanità è centrale rispetto agli altri stati vitali e mi è sembrato un ottimo punto di partenza per far comprendere che in realtà non c’è uno stato vitale migliore o peggiore di un altro perché ognuno contiene tutti gli altri.
Come la maggior parte delle persone, anche io per molto tempo, mi sono basato principalmente su condizioni vitali basse come angoscia, avidità, istinto e collera ed ho impiegato anni di meditazione e di studio per cominciare a sentire un po’ di tranquillità interiore.
Anche se ci troviamo in un momento storico di grande elevazione spirituale, molte persone vivono ancora in modo istintivo, molti pensano che è impossibile cambiare sé stessi e le cose che ci accadono e perciò sono facilmente condizionabili dagli eventi.
A me piace pensare che ognuno di noi può ripartire dalla propria umanità dalla propria capacità naturale di essere umano.
Possiamo anche rimanere tranquillamente seduti in una poltrona ma quello che conta è che da quella posizione cominciamo ad attivare le nostre potenzialità latenti.
In poltrona nella tranquillità della nostra casa possiamo studiare, possiamo meditare, e forse possiamo aiutare qualcuno e dirigerci verso uno stato vitale di maggiore elevazione e liberazione.
Le immagini presentate per questa mostra esprimono una condizione vitale di umanità rispecchiata nelle altre nove condizioni vitali. Ispirato da esperienze vissute personalmente, osservando la mia vita e il mondo che mi circonda nell’arco di circa un ventennio, ho rappresentato soggetti in pace e in riposo, sprofondati, fusi con la poltrona. Il rosa è il colore dominante perché esprime maternità, tenerezza e gentilezza.
Con questo progetto desidero offrire ai visitatori un’esperienza attraverso la quale ognuno può intraprendere un profondo miglioramento interiore attraverso l'arte e i concetti buddisti che trasmette dando all’individuo un’opportunità per raggiungere la pace e la prosperità nella nostra comunità e di conseguenza per l’intera società.
Puoi richiedere stampe autografate a partire da 27€ tramite e-mail scrivendo ad angelorossiarte@gmail.com
oppure direttamente
dal negozio Etsy
Sono disponibili anche file jpg ad alta risoluzione pronti per la stampa al costo di 7 €
IL MONDO DI ESTASI
L’essere umano possiede dieci condizioni vitali o stati d’animo che si susseguono continuamente nella vita quotidiana, condizionando le relazioni personali e collettive in ogni ambito.
Questi stati d’animo sono in sé neutri, tutti servono all’esistenza e l’importante è non basarsi esclusivamente su uno o più di essi, in particolare i primi quattro.
La maggior parte dell’umanità vive nelle prime sei condizioni caratterizzate da angoscia, avidità, istinto, collera, tranquillità ed estasi. Dai comportamenti di chi vive condizionato da questi stati d’animo, scaturiscono le varie disgrazie del pianeta; inquinamento, cataclismi, guerre.
In questo momento storico c’è un aumento della consapevolezza per cui molte persone stanno orientando le proprie vite verso stati d’animo più elevati; quello di apprendimento, caratterizzato dallo spirito di ricerca, la realizzazione o intuizione, che otteniamo quando abbiamo una brillante idea, la condizione vitale di chi ha una sincera e disinteressata compassione, e lo stato vitale di Libertà assoluta indipendente da paure e pregiudizi che ci consente di vedere la realtà dei fenomeni e sentire di essere un tutt’ uno con il pianeta e con chi sembra così diverso da noi.
I palazzi sono il soggetto scelto per rappresentare questa condizione in quanto raffigurano metaforicamente la gioia ottenuta dalla realizzazione di un desiderio materiale o spirituale. L’azzurro è il colore dominante, un colore che con il cielo condivide l’elevazione, la spiritualità e l’eternità, invita alla meditazione e alla calma.
IL MONDO D'INFERNO
Mancanza della capacità di agire o di pensare liberamente, autodistruzione, suicidio, depressione, preoccupazione e pessimismo, angoscia.
Con questo stato vitale non rimane la minima forza per cambiare le cose, nessuna speranza per il futuro, nessuna libertà.
Secondo il buddismo, l’inferno non è confinato sotto terra o in qualche altro luogo, dove si finisce dopo la morte, ma è uno stato di sofferenza del se che si proietta sull’ambiente esterno.
Tuttavia l’inferno, come gli altri stati vitali, contiene un aspetto positivo. La sofferenza può essere per una persona una forma di protezione da mali peggiori e inoltre chi ha sofferto è in grado di accorgersi della sofferenza altrui per essere d’aiuto.
Negli anni dal 1994 al 2014 ho realizzato i 10 bozzetti che presentano l’inferno interiore in tutte le sue sfumature. Nello scorrere del tempo i disegni sono diventati dipinti oppure opere digitali e lo stile espressivo si è via via modificato a seconda del coinvolgimento emotivo del momento. Le opere che vedi in questa serie esprimono la condizione di angoscia o inferno influenzata da altri stati d’animo come l’avidità, la collera, l’estasi e così via in un susseguirsi regolare di fusioni e compenetrazioni.
Le catene sono il simbolo che utilizzo per rappresentare questa condizione vitale. Ad un certo punto per un motivo o per un altro le paure svaniscono e noi non ce le ricordiamo più, continuiamo a vivere come se non avessimo mai provato angoscia. Le catene non si vedono più ma sono sempre lì. A volte le percepiamo altre volte no.
In realtà i fatti che ci accadono non sono fissi e immutabili, la vita, sia fisica che spirituale si presenta come qualcosa di plasmabile. Una cosa dotata di molteplici possibilità di manifestarsi in uno stesso momento e in uno stesso spazio.
La condizione vitale in cui ci troviamo determina il modo in cui vediamo e viviamo il mondo, ma le condizioni vitali umane sono tutte lì, presenti nello stesso momento, sta a noi scegliere quella giusta, sta a noi decidere in che mondo vogliamo vivere. Quando siamo coscienti della realtà dei fenomeni possiamo aprire un varco fuori dal nostro spazio-tempo, ammirare tutte le parti di noi e scegliere quella che vogliamo manifestare. Possiamo fondere il nostro corpo malato con quello sano di un altro mondo e far emergere un uomo nuovo, rinvigorito, pronto ad affrontare con grinta ogni cosa.
IL MONDO DI ANIMALITA'
L’animalità è stupidità. Chi si trova in questo mondo è dominato dagli istinti, segue la legge della giungla, il forte divora il debole e quando il desiderio animalesco è ottenuto si prova soddisfazione.
L’io in questa condizione è paragonabile a un animale, le azioni sono guidate dalla stupidità e dall’incoscienza, non si è preoccupati per le conseguenze delle proprie azioni, si fa uso dissennato della natura e del proprio ambiente lasciandosi dietro terra bruciata. Si distruggono le basi della propria stessa esistenza perdendo il controllo sul proprio destino. Di corsa verso un baratro percepito come meta e traguardo.
La corsa al vuoto, i denti che stringono, le maschere e gli amori animaleschi sono rappresentazioni di un desiderio di protagonismo ed egoismo individuale che diventa collettivo portando le masse a uno stadio di impulsività e imbruttimento che le degrada rispetto alla dignità umana che le dovrebbe caratterizzare.
Malgrado ciò in questa condizione d’incoscienza esiste un dato di travolgente cambiamento, che esprimo nei miei quadri attraverso il colore. In questa serie il rosso sangue è dipinto generalmente insieme al verde che ricorda la vegetazione ed esprime la crescita, la giovinezza, la prosperità, la costanza e il rinnovamento.